Nelle scorse ore l’Agenzia delle Entrate ha reso accessibile l’archivio del portale "Fatture e corrispettivi" attraverso il quale le imprese potranno visualizzare le fatture elettroniche in entrata ed uscita, così come i consumatori quelle ricevute. Contestualmente il Fisco ha deciso di fornire alcune cifre riguardanti gli effetti dell’obbligo di e-fattura introdotto ad inizio 2019.
Ad oggi le fatture elettroniche emesse sarebbero state ben 1 miliardo con circa 3.3 milioni di operatori economici coinvolti, oltre 8 milioni le deleghe attivate a soggetti terzi autorizzati al trattamento di questo particolare tipo di documenti. Nel complesso l’entità delle transazioni effettuate sarebbe stata pari a 1.689 miliardi di euro.
Per quanto riguarda i settori maggiormente interessati dal fenomeno, l’Agenzia avrebbe rilevato oltre 265 milioni di invii effettuati da attività legate al commercio all’ingrosso e al dettaglio-riparazione di autoveicoli e motocicli. In questo caso particolare i soggetti emittenti sarebbero stati quasi 715 mila, cioè poco più di un quarto del totale.
Molto attivi anche i comparti legati all’erogazione di gas ed energia, i servizi di comunicazione e informazione nonché il manifatturiero con poco meno di 100 milioni di e-fatture emesse. A livello territoriale i numeri più ingenti sarebbero stati prodotti dalla città di Milano (con 257 milioni di documenti inviati al Sistema d’Interscambio) e dalla Capitale (196 milioni).
Ancora minoritaria (anche se non marginale) la componente relativa ai liberi professioniti e ai lavoratori autonomi (meno di mezzo milione quelli censiti), ma ciò dovrebbe essere dovuto in buona parte all’ampia adesione di questi ultimi al Regime Forfettario che è attualmente escluso dall’obbligo di emettere fattura elettronica.