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Scambi di link e vendita di link

Nella precedente lezione abbiamo visto come i link in uscita possono influire (negativamente) sulla reputazione (e quindi sul posizionamento) del nostro sito. In questa lezione vedremo come anche link a siti di qualità possano diventare rischiosi… mi riferisco alla prassi degli scambi di link o della vendita di link.

Gli scambi link

Una vecchia tecnica oggi da evitare, secondo i più recenti dettami della SEO, sono gli scambi link reciproci con altri siti. Ad esempio:

Sito A (di Pippo) ==LINK==> Sito B (di Pluto)
Sito B (di Pluto) ==LINK==> Sito A (di Pippo)

Questa prassi (apertamente combattuta da Google che elenca gli schemi di link tra le tecniche da evitare) è vista, infatti, come un tentativo di alterare i criteri naturali di classificazione delle pagine e pertanto è in grado di esporre i webmaster ad un serio rischio di penalizzazione.

Qualora vogliate effettuare scambi di link, quanto meno, abbiate la premura di attuare schemi triangolari (meglio ancora se più complessi):

Sito A (di Pippo) ==LINK==> Sito B (di Pluto)
Sito B (di Pluto) ==LINK==> Sito C (di Pippo)

E ricordatevi di non inserire un gran numero di link in uscita a "siti amici" su aree come la sidebar o il footer del sito: così facendo si generano centinaia (se non migliaia) di link in uscita verso un numero ridotto di siti cosa che è indice di un tentativo di alterazione dei risultati di ricerca (e, come tale, passibile di penalizzazione).

Se volete linkare un sito amico (magari affinché questo ricambi il favore) fatelo singolarmente inserendo un link in un post nel modo più naturale possibile.

Vendita di link in uscita

La stessa regola vale se volete vendere un link a qualcuno disposto a pagarvelo. Google non accetta simili condotte ed anzi cerca di reprimerle se non attuate nel modo corretto (che, secondo Google, consiste nell’utilizzo dell’attributo rel="nofollow" sui link venduti).

Le considerazioni fatte per gli scambi link, quindi, valgono anche per i link venduti: utilizzate il "nofollow" oppure, se proprio non potete fare diversamente, inserite il link "dofollow" con la massima cautela al fine di non incorrere in spiacevoli inconvenienti.

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Massimiliano Bossi
Massimiliano Bossi
Stregato dalla rete sin dai tempi delle BBS e dei modem a 2.400 baud, ho avuto la fortuna di poter trasformare la mia passione in un lavoro (nonostante una Laurea in Giurisprudenza). Adoro scrivere codice e mi occupo quotidianamente di comunicazione, design e nuovi media digitali. Orgogliosamente "nerd" sono il fondatore di MRW.it (per il quale ho scritto centinaia di articoli) e di una nota Web-Agency (dove seguo in prima persona progetti digitali per numerosi clienti sia in Italia che all'estero).