RMP è l’acronimo di Revenue per Mille (o Revenue Per Thousand) ed è un importante indicatore, utilizzato nell’advertising digitale, per il calcolo dei guadagni di un editore. Nello specifico la metrica RPM indica le entrate generate da un sito web a fronte di 1.000 impressions di pagina.
Volendo fare un esempio banale: se in un sito ci sono 3 banner per pagina ed ognuno di questi viene venduto ad 1 Euro CPM, il valore RPM sarà di 3 Euro.
Formula per il calcolo del valore di RPM
Vediamo, di seguito, la formula matematica per il calcolo dell’RPM di un sito web:
(ENTRATE / VISUALIZZAZIONI DI PAGINA) * 1000
Facciamo un esempio: supponiamo che un sito, nel corso di un mese, abbia generato 130.000 visualizzazioni di pagina e guadagnato 300 Euro. Volendo calcolare il valore di RPM faremo questa operazione:
(300 / 130000) * 1000
Il risultato ottenuto sarà di circa 2,30 Euro RPM.
RPM e AdSense
Il valore di RPM è una delle metriche più interessanti per gli editori che utilizzano Google AdSense quale piattaforma di monetizzazione pubblicitaria. Il valore di RPM è calcolato automaticamente da Google in base alle revenue (guadagni) prodotti da un sito web a fronte di mille visualizzazioni di pagina. Aumentare il valore di RPM è l’ambizione di tutti gli editori, tuttavia si tratta di qualcosa di difficilmente influenzabile. Il suo valore, infatti, è determinato prevalentemente dalla capacità di Google di "valorizzare" gli spazi pubblicitari che gestisce e, conseguentemente, far salire gli importi di CPM e CPM. L’editore, da par suo, potrà semplicemente adoperarsi per pubblicare contenuti di qualità ed aumentare il traffico verso il proprio sito web, in questo modo le entrate pubblicitarie aumentaranno anche qualora il valore di RPM dovesse restare costante.