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Il WiMax è nato vecchio

Gart Freeman, CEO del provider australiano Buzz Broadband che fu tra i primi utilizzatori del WiMax, non ha dubbi; parlando alla WiMax Conference di Bangkok ha detto chiaramente che il WiMax non è una tecnologia conveniente nè per gli ISP nè per gli utenti.

La frequenza superiore ai 3 GHz su cui viaggia questo protocollo sarebbe insufficiente a superare gran parte dei muri cittadini impedendo la fruizione ad una gran massa di persone. Urge quindi trovare una nuova tecnologia che utilizzi frequenze più basse.

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Se l’orientamento di Freeman dovesse riscuotere consensi, il WiMax potrebbe essere considerato già vecchio prima del suo utilizzo su larga scala; si pensi che in Italia l’asta per le licenze WiMax si è chiusa solo di recente.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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