OpenAI ha annunciato degli importanti cambiamenti nella propria struttura organizzativa. Ciò avverrà mantenendo intatta la missione di garantire che l’intelligenza artificiale generale (o AGI) porti dei benefici all’umanità. Fondata come organizzazione no-profit, OpenAI continuerà a essere controllata da un’entità di questo tipo ma apporterà un cambiamento importante alla sua componente for-profit.
Come cambia l’organizzazione di OpenAI
L’attuale LLC, che è operativa dal 2019 sotto la supervisione della no-profit, verrà trasformata in una Public Benefit Corporation. Questa forma societaria, adottata anche da altre realtà come Anthropic e xAI, permette di perseguire finalità di pubblico interesse bilanciando obiettivi di business e missione sociale. La PBC manterrà la stessa missione originaria e sarà sempre sotto il controllo della fondazione no-profit che diventerà anche azionista.
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha ribadito che la compagnia non è e non sarà mai un’azienda normale. Dalle origini umili attorno a un tavolo di cucina, OpenAI si è evoluta fino a diventare uno dei principali protagonisti nel campo dell’intelligenza artificiale. Soluzioni come ChatGPT stanno già trasformando settori come la sanità, l’istruzione e la produttività ma la domanda supera già di gran lunga l’offerta. Per soddisfare questa richiesta saranno necessari investimenti per centinaia (se non migliaia) di miliardi di dollari.
I nuovi obbiettivi della compagnia
L’obiettivo della nuova struttura è ora triplice: permettere a OpenAI di operare su larga scala, rafforzare il ruolo della no-profit nell’assicurare impatti positivi dell’AI e proseguire con lo sviluppo sicuro e democratico dell’AGI. Le risorse generate dalla PBC aiuteranno la fondazione a supportare progetti in ambiti come salute, educazione e servizi pubblici.
Questa transizione rappresenta per Sam Altman un adattamento alla nuova realtà e creare l’AGI sarà il mattone di OpenAI nel sentiero del progresso umano.