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OpenAI e Microsoft pronte al divorzio?

La relazione commerciale tra OpenAI e Microsoft, una delle partnership tecnologiche piรน importanti degli ultimi anni, starebbe attraversando una fase critica. Ormai le tensioni tra la compagnia di Sam Altman e la Casa di Redmond sarebbero arrivate ad un punto di non ritorno con conseguenze per ora imprevedibili sul mercato dell’intelligenza artificiale.

OpenAI reclama la sua indipendenza

Alla base dello scontro in atto ci sarebbe la volontร  di OpenAI di ottenere una maggiore autonomia rispetto a Microsoft, questo sia nell’accesso alle risorse che nella gestione dei prodotti legati alla AI. Un aspetto fondamentale riguarda la trasformazione di OpenAI in una societร  a scopo di lucro, per la quale serve l’approvazione di Microsoft. Questo passaggio รจ cruciale per consentire a OpenAI di raccogliere nuovi capitali ed eventualmente quotarsi in borsa.

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Le trattative in merito si sarebbero fatte perรฒ cosรฌ complesse che, secondo fonti vicine alle societร , i dirigenti di OpenAI avrebbero persino ipotizzato di accusare la controparte di comportamento anticoncorrenziale.

Un altro nodo da sciogliere sarebbe rappresentato dall’acquisizione della startup Windsurf da parte di OpenAI per un controvalore pari a tre miliardi di dollari. Grazie agli accordi in essere Redmond dovrebbe avere accesso a tutta la proprietร  intellettuale di OpenAI, Sam Altman e soci vorrebbero perรฒ escludere Windsurf temendo che Microsoft, societร  che sviluppa giร  soluzioni simili come GitHub Copilot, potrebbe trarne un vantaggio competitivo.

Alleate o concorrenti?

La disputa coinvolgerebbe anche la quota di partecipazione che Microsoft deterrร  in OpenAI nel caso di conversione in una public-benefit corporation. Il gruppo di Satya Nadella vorrebbe infatti una fetta maggiore di quella che OpenAI sarebbe disposta a concedere.

Tutto ciรฒ avviene poi sotto la lente della Federal Trade Commission che nel 2024 aveva avviato un’indagine antitrust su Microsoft e sulle sue partecipazioni nel settore AI. Entrambe le aziende si dicono ottimiste sulla possibilitร  di un accordo ma il rischio di una rottura potrebbe essere dietro l’angolo.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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