Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha dichiarato in un podcast che l’intelligenza artificiale non ha ancora trovato una sua applicazione rivoluzionaria in grado di trasformare radicalmente il lavoro. Un po’ come fecero a suo tempo strumenti come l’email o Excel. Il dirigente ha poi criticato l’enfasi posta su traguardi “teorici” come l’intelligenza artificiale generale (o AGI) che sarebbero niente più che dei “benchmark senza senso”.
L’AI deve contribuire ad un aumento del PIL
Secondo Nadella, il vero metro del successo dell’AI dovrebbe essere il suo impatto sull’economia reale. Quindi, se parliamo di una rivoluzione industriale, allora si dovrebbe registrare una crescita del PIL del 7-10% almeno nel mondo sviluppato. Questo sarebbe un segnale concreto del valore dell’AI.
Tale crescita non si è però ancora verificata e il grande capo di Microsoft suggerisce che ciò sia dovuto al fatto che non abbiamo ancora capito come sfruttare al meglio le potenzialità dell’AI. Come accadde per il personal computer, anche per l’intelligenza artificiale ci vorrà tempo affinché venga integrata in modo veramente efficace nei processi lavorativi.
Nadella ha ricordato come, prima dell’email e dei fogli di calcolo, formulare delle previsioni finanziarie nelle aziende fosse un processo macchinoso. L’avvento di strumenti digitali ha poi cambiato radicalmente i flussi di lavoro e lo stesso dovrà accadere con l’AI. Serve in pratica un cambiamento nel processo, cioè nel modo di lavorare, non solo un assistente virtuale in più.
Microsoft punta ad automatizzare i lavori ripetitivi
Pur investendo miliardi nell’AI, Microsoft non punta a sostituire i lavoratori, e in particolare quelli della conoscenza. L’obiettivo della compagnia è infatti quello di automatizzare le attività a basso valore aggiunto e di liberare tempo per compiti più produttivi.
Secondo Nadella le superintelligenze artificiali non finiranno per rimpiazzare gli esseri umani nel breve termine, anche per motivi legali. Non si possono distribuire queste AI senza che qualcuno se ne assuma la responsabilità dal punto di vista umano.