Per anni, Linux è rimasto in una piccola nicchia nell’universo dei sistemi operativi per i desktop, spesso relegato agli utenti esperti o agli ambienti server. Oggi, invece, l’open source sta finalmente conquistando terreno anche tra gli utenti “standard”. Secondo i dati di Statcounter relativi a giugno 2025, La creatura di Linus Torvalds ha raggiunto una quota del 5,38% negli Stati Uniti. Il valore più alto mai registrato fino ad ora.
Linux guadagna da un calo di popolarità di Windows?
Il dato registrato è ancora lontano dai risultati dei colossi del settore, rappresenta però un segnale importante di cambiamento. Windows mantiene il primo posto con una quota di mercato del 63,2%, mentre Apple controlla il 24%, diviso tra OS X (16,57%) e macOS (7,72%). La crescita di Linux va però letta anche alla luce di un certo calo di popolarità di Windows che avrebbe perso oltre 5 punti percentuali dal dicembre 2024.
Tra le cause della flessione di Microsoft vi sarebbero il lento tasso di adozione di Windows 11, le elevate richieste hardware dovute alla presenza obbligatoria del TPM (Trusted Platform Module) e i problemi di privacy associati al nuovo Copilot+.
Buone notizie anche per il segmento consumer
Nel frattempo Linux starebbe guadagnando visibilità e adozione, sia per motivi pratici (basso costo, maggiore controllo, assenza di pubblicità invasive..), sia per un maggiore interesse verso la sovranità digitale. Un esempio rilevante è la decisione del governo danese di adottare Linux in alcune delle sue infrastrutture IT. Scelta dettata da esigenze di risparmio e indipendenza tecnologica.
Linux si fa poi notare anche nel segmento consumer. Lo Steam Deck di Valve, basato su una distribuzione Linux personalizzata, ha contribuito ad esempio a renderlo più familiare al grande pubblico.

