Un’ondata di proteste da parte di cittadini, organizzazioni e personalitร accademiche ha costretto il governo tedesco a rifiutare il sostegno alla proposta europea di regolamento chiamata “Chat Control“. Tale misura, che mira ad introdurre un sistema di sorveglianza preventiva dei messaggi inviati tramite applicazioni di messaggistica e non solo, รจ ora priva della maggioranza necessaria al Consiglio dell’Unione Europea, cosa che di fatto blocca l’iter legislativo previsto per la prossima settimana.
La posizione della Germania contro il Chat Control
Jens Spahn, presidente del gruppo parlamentare CDU/CSU, ha dichiarato che approvare una proposta di questo genere equivarrebbe ad aprire preventivamente tutte le lettere dei cittadini per cercare contenuti illegali. Una pratica inaccettabile in uno stato di diritto. La posizione tedesca, inattesa per molti osservatori, rappresenta cosรฌ un punto di svolta nel dibattito europeo sulla sicurezza online e la tutela dei dati personali.
L’ex eurodeputato Patrick Breyer del Partito dei Pirati ha definito il rifiuto tedesco una vittoria enorme per la libertร e la prova che la mobilitazione popolare puรฒ fermare le derive autoritarie. Ha messo perรฒ in guardia dal considerare la battaglia conclusa. I sostenitori della Chat Control non rinunceranno facilmente a difendere le proprie posizioni. ร quindi necessario restare vigili per difendere la privacy di tutti i cittadini.
L’alternativa della “Security by Design”
Secondo Breyer, la Commissione Europea dovrebbe ritirare definitivamente la proposta relativa al Chat Control e sostenere l’alternativa approvata dal Parlamento Europeo, basata sui principi del “Security by Design” e su interventi mirati contro i contenuti illegali. Senza ricorrere alla sorveglianza di massa.
Ad oggi, il rinvio del voto previsto per il 14 ottobre rappresenta una sconfitta politica per la Commissione von der Leyen.

