Gli annunci di Elon Musk fanno sempre discutere, il miliardario sudafricano fondatore di Tesla e SpaceX ha infatti una capacità innata di attirare l’attenzione sulle sue affermazioni. L’ultima in ordine di tempo riguarda la possibilità di introdurre una tassa (small fee) per i nuovi utenti che vogliono scrivere dei post sul social network X.
Stando a quanto sostenuto dall’unico proprietario della piattaforma, questo potrebbe essere l’unico modo per contrastare l’azione dei bot che diffondono spam. Tale fenomeno sarebbe diventato ancora più esteso grazie alla disponibilità di strumenti basati sull’Intellgenza Artificiale che permettono di creare bot particolarmente efficienti.
A questo proposito Musk ha parlato dell’esistenza di vere e proprie "fattorie di troll" (troll factory) con le quali gli utenti malintenzionati possono creare fake account in grado di superare facilmente i controlli basati sul classico "Non sono un robot" di CAPTCHA (Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart).
Elon expands on the need for the fee for new users. https://t.co/DcjCmQ2zwX pic.twitter.com/gxWVCmOSUt
— X Daily News (@xDaily) April 15, 2024
X potrebbe introdurre questa nuova tassa come strumento di verifica. In sostanza essa dovrebbe essere corrisposta soltanto per un breve periodo di tempo, si parla di non più di 3 mesi, passato il quale la piattaforma riconoscerà l’iscritto come un utente in "carne ed ossa" e potrà finalmente iniziare ad usare X in scrittura gratuitamente.
Non è la prima volta che Musk parla di introdurre una formula a pagamento per i nuovi iscritti. X ha condotto infatti una sperimentazione in Nuova Zelanda e nelle Filippine basata su una sorta di abbonamento estremamente economico, appena un dollaro all’anno, per valutarne l’efficacia contro la creazione dei bot destinati a diffondere spam.
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