I responsabili di Duolingo, nota applicazione per l’apprendimento delle lingue, hanno recentemente fatto marcia indietro sui piani che prevedevano di affidarsi quasi completamente all’intelligenza artificiale per i propri servizi. Questo dopo aver ricevuto un’ondata di critiche dagli utenti.
Duolingo non sarร una compagnia AI-first
Lo scorso mese la societร aveva annunciato l’intenzione di diventare una AI-first company puntando sull’AI per generare nuovi contenuti e dichiarando che avrebbe progressivamente eliminato i collaboratori esterni per le mansioni considerate automatizzabili. La decisione seguiva un taglio del personale avvenuto nel corso del 2024 e una comunicazione interna che lasciava intendere che le nuove assunzioni sarebbero state operate solo dove l’automazione non fosse stata possibile.
La reazione dell’utenza non si รจ perรฒ fatta attendere. Sui social molti utenti hanno espresso la propria delusione domandando se Duolingo avrebbe riassunto i dipendenti licenziati in favore dell’AI o se stesse semplicemente cercando di distogliere l’attenzione dalle critiche. “Assumete linguisti e smettete di usare l’AI“, questo il messaggio che riassume il sentimento diffuso tra gli utilizzatori piรน appassionati della piattaforma.
Nonostante le polemiche l’azienda avrebbe lanciato 148 nuovi corsi creati tramite AI generativa, rivolti soprattutto a chi non parla inglese. Tra di essi, ad esempio, anche corsi di giapponese e coreano per madrelingua spagnoli. Dei contenuti destinati ad un target tradizionalmente meno servito.
L’AI non sostituirร i linguisti
Dopo qualche giorno dalle dichiarazioni iniziali le intenzioni di Duolingo sembrerebbe essere perรฒ cambiate, almeno sul fronte delle assunzioni. In un post su LinkedIn, il CEO Luis von Ahn ha sottolineato di non vedere l’AI come un sostituto di ciรฒ che fanno i dipendenti. Essa dovrebbe essere considerata invece uno strumento con cui accelerare i processi di business e, in ogni caso, l’azienda starebbe continuando ad assumere nuove risorse per ruoli chiave.