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Klarna: troppi utenti non pagano le rate

Il modello “Buy Now, Pay Later” (o BNPL) continua a diffondersi per via della possibilitร  di acquistare subito prodotti con la possibilitร  di pagarli in un momento successivo. Ma per Klarna, uno dei colossi del settore, starebbero emergendo delle difficoltร  forse non del tutto previste.

Sempre piรน clienti di Klarna non pagherebbero le rate nei tempi previsti

Nel corso del primo trimestre di quest’anno la fintech svedese avrebbe registrato perdite nette per 99 milioni di dollari, quindi circa il doppio rispetto ai 47 milioni dello stesso periodo del 2024. Alla base di questo incremento vi sarebbe una tendenza per molti versi preoccupante: sempre piรน clienti non riuscirebbero a rispettare le scadenze di rimborso delle rate.

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Klarna consente ai consumatori di acquistare beni e servizi in modo immediato, suddividendo poi il pagamento in rate. Il servizio viene offerto ad un gran numero di merchant e la societร  guadagna sia attraverso le commissioni applicate agli esercenti che tramite penali per i clienti che ritardano nei pagamenti. Il recente report trimestrale mostrerebbe perรฒ che le perdite dovute ai crediti deteriorati sarebbero salite a 136 milioni di dollari con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente.

Colpa dei chatbot AI?

I dati di una recente indagine fotograferebbero il fenomeno con un certo livello di precisione: il 41% degli utenti avrebbe dichiarato di aver pagato in ritardo almeno una rata nell’ultimo anno rispetto al 34% dell’anno precedente. Tra i piรน inclini al ritardo vi sarebbero i percettori di redditi elevati, uomini, giovani e genitori di bambini piccoli. Inoltre, il 25% degli intervistati avrebbe utilizzato il BNPL per acquistare generi alimentari per via dei rincari dei prezzi nei supermercati.

Nel contempo Klarna starebbe valutando la possibilitร  di automatizzare un maggior numero di processi. Negli ultimi due anni il personale del gruppo sarebbe diminuito del 39% e la societร  avrebbe sostituito circa 700 dipendenti con soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. Il CEO Sebastian Siemiatkowski avrebbe perรฒ ammesso che i chatbot offrirebbero un servizio clienti di qualitร  inferiore rispetto agli operatori umani e l’azienda avrebbe ripreso ad effettuare delle assunzioni.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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