Le principali applicazioni per la messaggistica istantanea, basti pensare a WhatsApp, Telegram o Signal, proteggono le comunicazioni tramite crittografica end-to-end. Questo fa i modo che le interazioni che avvengono tra gli utenti siano visibili soltanto a questi ultimi, nessun altro può accedere ad esse compresa l’organizzazione che gestisce il servizio.
Ciò determina un elevato livello di tutela della privacy ma impedisce qualsiasi tipo di controllo anche da parte delle autorità. Ecco perché la Commissione Europea ha presentato un proposta di legge, la Chat Control 2.0, che dovrebbe modificare la prima versione del luglio 2021 con cui il monitoraggio veniva affidato alla volontà dei provider, senza però alcun obbligo.
Ora l’intenzione sarebbe quella di porre le basi per l’implementazione di un sistema di scansione automatizzata in grado di rilevare i cosiddetti contenuti CSAM (Child Sexual Abuse Meterial) nelle chat private. Perché questo sia possibile è però necessario che le immagini e i video condivisi tramite le applicazioni siano in qualche modo accessibili.
EU chat control law proposes scanning your messages — even encrypted ones https://t.co/neLDo2cBy9
— The Verge (@verge) June 19, 2024
La ricerca dovrebbe quindi avvenire in modalità client side, direttamente sul dispositivo degli utenti. Nel momento in cui dovesse essere identificato un contenuto CSAM il sistema provvederebbe a segnalarlo alle autorità per lo svolgimento delle indagini. Dovrebbero essere però esclusi dal monitoraggio i messaggi testuali e quelli audio.
è bene precisare che con la Chat Control 2.0 sarebbe possibile controllare soltanto i device degli utenti che hanno autorizzato il monitoraggio. A tutti gli altri, cioè quelli che non dovessero esprimere il proprio consenso, verrebbe però impedito di utilizzare le piattaforme di messaggistica per condividere link, immagini e video con altri utenti.