Per quanto probabilmente questa novità non finirà per snaturare l’impianto del Sito Cinguettante, la decisione di Jack Dorsey e soci rappresenta a suo modo una svolta epocale per uno dei social network più popolari della Rete: il limite massimo di caratteri per singolo tweet passa infatti da 140 a 280, offrendo più spazio per approfondire i propri argomenti.
Ufficialmente questa modifica è stata giustificata con l’intenzione di venire incontro alle esigenze di chi scrive in lingue che richiedono periodi più lunghi per l’espressione di un pensiero compiuto. Tra queste ultime vi sono per esempio l’Italiano, lo Spagnolo e il Francese, tutti idiomi accomunati dalla radice latina che presentano sintassi e grammatiche complesse.
Ma a parere degli analisti tale svolta sarebbe stata dettata da motivazioni di carattere finanziario: l’ultima trimestale di cassa del gruppo ha permesso di registrare (un po’ a sorpresa) dei risultati incoraggianti, motivo per il quale i vertici di Twitter sarebbero intenzionati a sfruttare il momento positivo per riprendersi da un lungo periodo di stagnazione.
Il nuovo limite non giunge inatteso, esso venne in pratica annunciato dallo stesso CEO della compagnia il 27 ottobre scorso con la pubblicazione del primo tweet da 280 caratteri. Rimane ora da capire quanto la nuova impostazione sarà in grado di influire positivamente sulla crescita dell’utenza e le entrate derivanti dall’advertising.
Il precedente limite da 140 caratteri era stato introdotto prendendo spunto dal numero massimo di caratteri consentiti per un SMS (160), in troppe occasioni però uno spazio così limitato si sarebbe tradotto nell’esigenza di correggere più volte quanto scritto con conseguenti perdite di tempo e, nei casi peggiori, l’abbandono del social network.