Tinder, la più importante piattaforma mondiale nel settore del dating online, potrebbe presto incrementare notevolmente le tariffe. A prevederlo è stato il Financial Times, secondo cui il mercato di riferimento risulterebbe oggi molto meno remunerativo rispetto al passato e il numero di iscritti registrerebbe una scarsa tendenza alla crescita.
Come molte altre realtà dell’High Tech, anche Tinder ha goduto di un momento di grande successo nel periodo caratterizzato dall’emergenza pandemica e soprattutto in quello immediatamente successivo. Quando le persone finalmente libere dalle restrizioni dei lockdown hanno potuto incontrarsi e rincontrarsi anche di persona nel mondo reale.
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— FT Technology News (@fttechnews) January 9, 2024
Oggi le cose vanno diversamente e il valore dei titoli di Match Group, compagnia che fa capo a Tinder, è calato del 60%. Con tutta probabilità i responsabili del progetto avranno un solo modo per reagire a questo stato di cose: disincentivare le iscrizioni freemium e nel contempo proporre delle formule sempre più costose ed esclusive.
In parte questa strategia è già in atto. Lo dimostra l’introduzione di "Select", una membership non disponibile per il pubblico italiano che può essere attivata pagando ben 499 dollari al mese (6 mila dollari all’anno) che per stessa ammissione dei responsabili del servizio è destinato soltanto all’1% di coloro che lo frequentano ("highly engaged and active users").
"Select" è il risultato dell’acquisizione da parte di Match Group di The League, un’applicazione per il dating dedicata in particolare ai single con ambizioni professionali elevate. The League è talmente esclusiva da prevedere un costo pari a ben mille dollari alla settimana, anche per via del fatto che in essa il matching viene operato da esseri umani e non da un algoritmo.