TikTok, il social network della cinese ByteDance, avrebbe lanciato una nuova sperimentazione con l’obbiettivo di introdurre il tasto "Non mi piace" tra le funzionalità a disposizione dei propri utenti, una scelta almeno apparentemente molto coraggiosa se si considera quanto l’uso delle reaction nelle piattaforme sociali possa dar luogo a incomprensioni.
Tale iniziativa sarebbe stata già confermata dagli sviluppatori del servizio che curiosamente starebbero tentando di abilitare il "Non mi piace" con l’obbiettivo di rendere TikTok un luogo più vivibile, l’idea sembrerebbe infatti quella d chiamare in causa gli stessi utilizzatori per sanzionare commenti e contenuti non in linea con il sentiment della community.
Il tasto "Non mi piace" per giudicare i contenuti, individuare i più criticati e penalizzarli
Ma in che modo potrebbe funzionare un meccanismo di questo genere? Stando alle anticipazioni disponibili i "Non mi piace" dovrebbero essere visibili unicamente alle persone che li hanno espressi, in ogni caso quindi il tasto non sarà utilizzabile per attività di cyberbullismo o boicottaggio tese a penalizzare i commenti di uno specifico utente.
In sostanza i gestori della piattaforma vorrebbero rendere il "Non mi piace" una sorta di strumento per il controllo dei contenuti contrari alle policy d’uso del servizio, in questo modo quelli ritenuti più irrilevanti, inappropriati, estremistici o addirittura violenti dovrebbero raccogliere un maggior numero di reazioni negative ed essere marginalizzati.
A tal proposito i portavoce di TikTok hanno voluto ricordare gli sforzi fatti fino ad ora per combattere il diffondersi dell’hate speech, le condivisioni legate all’autolesionismo e i contenuti riguardanti bullismo e molestie. Nel caso di questi ultimi ora il sistema riuscirebbe a bloccare circa il 15% di post in più ancora prima che diventino visibili.