TikTok, social network di proprietà della parent company cinese ByteDance creato in seguito all’acquisizione del progetto Musical.ly nel 2018, potrebbe presto finire sotto il controllo di General Atlantic e Sequoia Capital (entrambe in rappresentanza di imprenditori statunitensi) in cambio di un’offerta economica pari a ben 50 miliardi di dollari.
Se ByteDance dovesse accettare di concludere l’operazione in questi termini potrebbe vantare uno degli investimenti migliori nella storia del social networking e non solo, basti pensare che Musical.ly venne pagata circa 1 miliardo di dollari. Da allora però TikTok è divenuta la piattaforma sociale caratterizzata dai tassi di crescita più elevati.
Considerando che nel corso dell’anno corrente il fatturato di TikTok non dovrebbe superare il miliardo di dollari, ai manager di General Atlantic e Sequoia Capital spetterà anche l’onere di risolvere il nodo relativo alla monetizzazione, diversamente un investimento pari a circa 3 volte quanto pagato da Facebook per WhatsApp non sarebbe giustificabile.
Le prospettive per il social network sono comunque molto ottimistiche, il passaggio di proprietà a delle realtà USA (che già posseggono delle quote di partecipazione) potrebbe mettere fine ai tentativi da parte di Washington di vietarne l’uso negli Stati Uniti e tale cambio di rotta ne semplificherebbe la diffusione nel mercato occidentale.
Le autorità d’Oltreoceano non hanno mai nascosto di guardare a TikTok con un certo sospetto, ByteDance è stata più volte accusata di eccessiva contiguità con il Regime di Pechino e di non offrire sufficienti garanzie relativamente al trattamento dei dati personali. Non a caso TikTok ha effettuato una migrazione verso la Cloud Platform di Google proprio per ritagliarsi un’immagine di brand affidabile.