La Rete di Cooperazione per la Protezione dei Consumatori (CPC), insieme alla Commissione Europea, ha notificato al marketplace Temu una serie di pratiche considerate in violazione delle leggi sui consumatori dell’UE. L’indagine, coordinata a livello europeo, avrebbe identificato diverse condotte problematiche che potrebbero influenzare in modo negativo i consumatori durante il processo di acquisto.
Le autorità nazionali competenti di Belgio, Germania e Irlanda starebbero guidando l’azione contro la piattaforma di e-commerce sotto la supervisione della Commissione Europea.
Le accuse contro Temu
Tra le problematiche evidenziate dalla Rete CPC figurerebbero pratiche come falsi sconti, pressione sugli acquisti, gamification forzata, informazioni mancanti o fuorvianti, recensioni false e dettagli di contatto nascosti. Temu sarebbe accusata ad esempio di dare l’impressione che alcuni prodotti siano in sconto quando in realtà non lo sono, di esercitare pressioni sugli utenti per concludere gli acquisti mediante tattiche ingannevoli e di nascondere informazioni essenziali relative ai diritti dei consumatori.
Oltre a queste condotte, CPC starebbe verificando se Temu rispetta gli obblighi di legge specifici per i marketplace online. Come informare chiaramente se il venditore è un commerciante o un privato e garantire che le recensioni e le valutazioni siano presentate in modo trasparente.
Sarebbe stato poi richiesto al servizio di fornire ulteriori informazioni per valutare la conformità con altre disposizioni delle leggi europee a tutela dei consumatori.
Problemi di conformità con il DSA?
Lo scorso ottobre, la Commissione Europea avrebbe avviato un procedimento formale contro Temu nell’ambito del Digital Services Act (DSA) che punta a garantire un ambiente online sicuro e affidabile per i consumatori europei.
Dal 13 dicembre il nuovo Regolamento Generale sulla Sicurezza dei Prodotti (GPSR) richiederà che sia presente un operatore economico (stabilito entro i confini dell’UE) responsabile della conformità ai requisiti di sicurezza dei prodotti. Rafforzando ulteriormente la protezione dei consumatori.
Temu avrebbe ora un mese di tempo per rispondere alle osservazioni della CPC e proporre degli impegni per risolvere le questioni evidenziate. In caso di mancato adeguamento le autorità nazionali potrebbero adottare misure di enforcement, compresa l’imposizione di sanzioni.