Secondo l’Osservatorio Startup Hi-tech della School of Management del Politecnico di Milano promosso in collaborazione con InnovUp – Italian Innovation & Startup Ecosystem, nel corso del 2020 le startup italiane dovrebbero essere riuscite a raccogliere investimenti per 683 milioni di euro, appena 11 milioni di fondi in meno rispetto allo scorso anno.
A determinare il lieve calo sarebbero anche i cosiddetti investitori informali, come per esempio i business angel e i fornitori di venture capital, da cui sarebbero arrivati 247 milioni di euro contro i 248 del 2019. Per contro gli investitori istituzionali avrebbero mantenuto quasi inalterato il proprio contributo partecipando per il 42% al totale dei fondi erogati.
La situazione incerta dovuta alla pandemia in atto ha causato una notevole diminuzione dei fondi a disposizione per le Startup
Ma la vera causa del decremento andrebbe addebitata alle decisioni degli investitori internazionali, se infatti nel 2019 questi ultimi avevano messo a disposizione ben 231 milioni di euro questa cifra sarebbe poi scesa fino a 148 milioni nel corso del 2020. In termini percentuali si tratterebbe quindi di una perdita pari a 36 punti anno su anno.
Tali risultati potrebbero rivelarsi abbastanza deludenti alla luce del fatto che le previsioni di inizio anno parlavano della possibilità di raccogliere fondi per almeno 1 miliardo di euro. Chiaramente l’emergenza dovuta alla pandemia di Coronavirus (Sars-Cov-2), e il conseguente panorama economico incerto, hanno avuto un ruolo fondamentale nell’impedire il raggiungimento di questo traguardo.
Per quanto riguarda le singole operazioni di finanziamento, durante l’anno corrente quelle al di sopra del milione di euro sarebbero state il 44% del totale contro il 66% del 2019. Ciò sarebbe accaduto in un periodo in cui oltre il 30% delle giovani imprese innovative ha dovuto modificare improvvisamente il proprio modello di business per reagire alla congiuntura sfavorevole.