T-Mobile ha annunciato l’apertura delle registrazioni per il programma beta del suo nuovo servizio di connettività diretta via satellite. Un progetto sviluppato in collaborazione con SpaceX e la sua rete Starlink. Questo servizio punta a coprire circa 500 mila miglia quadrate di aree prive di copertura da parte delle torri cellulari tradizionali negli Stati Uniti.
Starlink connessione satellitare anche su smartphone
I clienti interessati possono iscriversi gratuitamente mentre il lancio dei test è previsto per l’inizio del prossimo anno. Il programma beta è aperto a tutti i clienti con piani post-pagati e telefoni compatibili, anche se T-Mobile non avrebbe ancora specificato quali dispositivi saranno inclusi nella beta. Inizialmente i partecipanti avranno accesso solo alla messaggistica satellitare tramite Starlink. Con chiamate vocali e dati che verranno aggiunti solo in seguito.
Il mese scorso, la Federal Communications Commission ha approvato il piano di T-Mobile e SpaceX per fornire servizi di connettività diretta via satellite. L’approvazione non include però l’utilizzo di potenze delle emissione radio necessarie per chiamate vocali e video in tempo reale. Verizon e AT&T avevano infatti espresso delle preoccupazioni riguardo al fatto che un’offerta completa di potesse interferire con i loro servizi satellitari.
Connessione satellitare per coprire le “zone morte”
T-Mobile ha già condotto test per gli avvisi di emergenza inviati direttamente ai dispositivi tramite satellite e, in ottobre, SpaceX ha attivato la messaggistica di testo via satellite per i clienti nelle aree colpite dagli uragani Helene e Milton.
L’intenzione è ora quella di eliminare le cosiddette “zone morte” nella copertura cellulare. La rete di satelliti di Starlink può infatti fornire connettività in aree remote o difficili da raggiungere con le infrastrutture tradizionali. La collaborazione tra T-Mobile e SpaceX potrebbe quindi cambiare radicalmente il modo in cui gli operatori di telefonia mobile offrono servizi ai propri clienti estendendo la copertura fino a dove le infrastrutture tradizionali non lo permettono se non a patto di investimenti troppo costosi.