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Spagna: gli editori vogliono trattare con Google

Recentemente Mountain View ha deciso di chiudere la sua localizzazione spagnola dell’aggregatore di aggiornamenti Google News; tale iniziativa sarebbe stata un effetto diretto della nuova legge del Governo di Madrid che in pratica obbliga le testate online a versare una contropartita economica per ciascun contenuto protetto da copyright pubblicato.

Tale normativa dovrebbe entrare in vigore entro gennaio 2015 ma Big G, per evitare problemi, avrebbe preferito anticipare la dismissione del servizio al 16 dicembre 2014; ora gli editori iberici, inizialmente esultanti per il cambiamento delle regole, avrebbero chiesto a Larry Page e soci di trattare perché preoccupati da possibili danni economici.

Evidentemente all’inizio i produttori di contenuti credevano che il gruppo californiano si sarebbe arreso e avrebbe allargato i cordoni della borsa pur di mantenere attivo Google News; ma l’azienda, forse impensierita da un possibile effetto valanga che avrebbe potuto coinvolgere altri paesi della UE, avrebbe optato per la chiusura.

Nello specifico, la legge al centro della diatriba, fortemente voluta dall’associazione "Editors of Spanish Dailies", prevederebbe che in mancanza di un pagamento per la pubblicazione anche parziale di materiali soggetti a diritto d’autore i responsabili degli aggregatori siano passibili di sanzioni pari ad un massimo di 600 mila Euro.

Ora le istituzioni spagnole sarebbero state invitate ad una marcia indietro, soprattutto dopo aver constatato che la tecnica del muro contro muro non sembrerebbe essere efficace contro Big G; il rischio per gli editori potrebbe essere quello di perdere più di quanto essi avrebbero potuto guadagnare facendo pagare Google.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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