A questo mondo nessuno regala niente. Quante volte abbiamo sentito dire questa frase? Nulla di più vero, anche in Rete e tra le App dove il "gratis" sembra trovarsi da per tutto, da Google a Facebook, da Twitter ad Instagram.
In realtà, come anticipato, di gratuito non c’è nulla, anzi! I servizi che offrono gratuitamente l’accesso a comunità o funzionalità chiedono in cambio una moneta occulta che è rappresentata dalla nostra iscrizione! Nulla di scandaloso, ne di truffaldino per carità… ma ci sono realtà che a suon di iscritti hanno raggiunto valori economici stellari!
Basti pensare alla recente acquisizione di Instagram da parte di Facebook per circa 1 miliardo di dollari o la valutazione dello stesso sito in Blue (pronto allo sbarco in borsa) per circa 100 miliardi di bigliettoni verdi! Alla luce di queste due operazione economiche si può calcolare, per puro divertimento per carità, che il valore di un iscritto ad Instagram è di 33 dollari mentre quello di un iscritto a Facebook è di circa 100 dollari!
Ovviamente il calcolo matematico valore/iscritti è estremamente riduttivo (nel calcolo del valore di un sito web o di una app si inseriscono altre componenti come la proprietà intellettuale, il capitale umano, la capacità di produrre reddito, ecc.) ma è ugualmente significativo fermarsi per un attimo a riflettere su qual’è il valore economico attribuito alla partecipazione ad un servizio gratuito.
Secondo alcuni quella che stiamo vivendo sarà un epoca caratterizzata da una nuova presa di coscienza di se, un nuovo umanesimo con l’uomo nuovamente al centro del mondo, forse, quindi, l’elevato valore economico di una semplice iscrizione (gratuita) ad un servizio può essere valutato anche in tal senso… oppure, più semplicemente e pragmaticamente, in un mondo di opportunità ancora inespresse (come quello di internet e delle nuove tecnologie) il potenziale (un utente = un potenziale consumatore) è ancora la vera e unica metrica di valore.