Skype, il noto servizio di VoIP di proprietà di Microsoft, sarebbe stato vittima nelle ultime ore dell’attacco di alcuni cracker che sarebbero riusciti a mettere le mani sul blog ufficiale della compagnia e dei suoi account ufficiali su Twitter e Facebook.
Gli autori dell’attacco sarebbero gli appartenenti al gruppo SEA (Syrian Electronic Army), una crew di pirati informatici considerata molto vicina alle posizioni del presidente siriano Bashar al-Assad.
L’attacco si sarebbe perpetrato mediante la pubblicazione di alcuni post che, già a colpo d’occhio, sembravano difficilmente imputabili ai dipendenti dell’azienda. Sul profilo Twitter dell’azienda, infatti, è comparso un tweet piuttosto singolare: "non usate i servizi di posta elettronica Microsoft (Hotmail, Outlook,…). I vostri account vengono monitorati ed i dati vengono girati ai governi". Lo stesso messaggio è apparso anche sulla pagina Facebook che fa capo all’azienda e sul suo blog ufficiale.
I messaggi sarebbero rimasti online per diverso tempo (circa due ore) prima che l’azienda si accorgesse dell’accaduto. Ciò ha aumentato notevolmente gli effetti dell’attacco in quanto il walzer delle condivisioni sociali ha avuto tutto il tempo per attivarsi.
Accortasi dell’accaduto, l’azienda ha pubblicato un tweet in cui, dopo aver confermato l’accaduto, si è scusata coi propri utenti. Contestualmente l’azienda ha tenuto a rassicurare che i dati degli utenti non sono stati coinvolti nell’attacco che viene definito un "inconveniente" e la cui unica conseguenza, probabilmente, sarà una brutta figura per Skype.