Secondo una recente rilevazione dei ricercatori di Deloitte intitolata "Trustworthy AI Survey", ChatGPT e altre soluzioni basate sulle Intelligenze Artificiali sarebbero già ampiamente utilizzate dalle aziende italiane e verrebbero ritenute fondamentali per la competitività. Ad essere meno diffusa sembrerebbe invece una cultura delle sicurezza legata a questi strumenti.
A tal proposito basterebbe citare il dato secondo cui appena il 19% delle attività economiche coinvolte nel sondaggio starebbero verificando la conformità delle piattaforme utilizzate con le normative nazionali e dell’Unione Europea. Soltanto il 12% di esse avrebbe già deciso di adottare un modello di risk management appositamente dedicato all’uso delle AI.
Parliamo nello specifico di imprese del nostro Paese che in buona parte hanno già deciso di impiegare le AI nei propri processi di business. Si pensi infatti che il 40% del campione avrebbe già integrato questo tipo di tecnologie in fase di produzione mentre un altro 23% starebbe conducendo delle sperimentazioni appositamente dedicate.
Tornando al tema della sicurezza, non tutte le problematiche relative all’impiego delle AI verrebbero affrontate con la stessa sollecitudine. Probabilmente perché preoccupate delle pesanti sanzioni previste, le aziende sembrerebbero essere molto più interessate alla compliance con il GDPR (citato nel 50% dei casi) che alla trasparenza (19%).
Per il 94% degli intervistati nel corso dei prossimi 5 anni l’utilizzo delle AI sarà determinante per rimanere competitivi, questo soprattutto in un’ottica di riduzione dei costi e di massimizzazione del ritorno d’investimento (34%), di ottimizzazione dei processi decisionali (33%) e di miglioramento costante dei prodotti e dei servizi forniti (27%).