OpenAI, la compagnia che implementa il chatbot ChatGPT e il modello generativo GPT, ha presentato SearchGPT. Come suggerisce il nome si tratta di un motore di ricerca che sfrutta l’Intelligenza Artficiale per rispondere alle query degli utenti. Per il momento la piattaforma non è disponibile pubblicamente e per l’accesso viene richiesta l’iscrizione ad una waitlist.
Pur trattandosi di un prototipo che in pochi hanno potuto utilizzare, già si parla di un possibile concorrente per Google. A differenza di quest’ultimo il servizio di Sam Altman e soci dovrebbe garantire un’esperienza utente più interattiva, SearchGPT supporta infatti il linguaggio colloquiale, in modo simile a quanto accade durante le sessioni con ChatGPT.
We’re testing SearchGPT, a temporary prototype of new AI search features that give you fast and timely answers with clear and relevant sources.
We’re launching with a small group of users for feedback and plan to integrate the experience into ChatGPT. https://t.co/dRRnxXVlGh pic.twitter.com/iQpADXmllH
— OpenAI (@OpenAI) July 25, 2024
La piattaforma funziona combinando la potenza degli LLM (Large Language Model) di OpenAI con le informazioni prelevare dal Web. Come chiarito da portavoce della società, che non ha comunicato molti dettagli riguardo al funzionamento della sua nuova creatura, inizialmente gli utilizzatori che potranno testare SearchGPT non saranno più di 10 mila.
L’obbiettivo del progetto è quello di offrire velocemente delle risposte alle richieste degli utenti, prelevando le informazioni da fonti rilevanti ed aggiornate. Una volta superata la fase sperimentale privata, se i test dovessero registrare dei feedback positivi le funzionalità di SearchGPT dovrebbero essere integrate direttamente in ChatGPT estendendone le feature.
La user experience promessa dovrebbe essere paragonabile a quella che si ha quando si discute su una persona ben informata su degli argomenti specifici, compresi quelli che riguardano l’attualità. L’AI dovrebbe permettere di selezionare ed evidenziare più facilmente i contenuti di qualità, per questo OpenAI ha deciso di attivare delle partnership con creator e publisher.