Da tempo gli sviluppatori di Mountain View sono impegnati nella ricerca di un sistema in grado di sostituire le datate e spesso pericolose procedure di autenticazione tramite password; a questo proposito il gruppo californiano avrebbe lanciato il cosiddetto Project Abacus, appositamente dedicato alle applicazioni Android.
Recentemente intervenuto nel corso del Google I/O 2016, Daniel Kaufman, responsabile per la ricerca della divisione Advanced Technology and Projects di Big G, avrebbe descritto Project Abacus come una tecnologia in grado di riconoscere un utente attraverso i sensori di un dispositivo sulla base del modo in cui quest’ultimo viene utilizzato.
In sostanza il progetto prevede di identificare un utilizzatore attraverso diversi criteri tra i quali anche le funzionalità per la geolocalizzazione, le modalità con le quali si digitano stringhe e istruzioni tramite tastiera e il riconoscimento vocale. Il tutto senza l’impiego di alcun PIN e senza rinunciare alla sicurezza dei propri dati.
A conti fatti Project Abacus potrebbe rappresentare una sorta di evoluzione dello Smart Lock, feature introdotta nel Robottino Verde a partire dalla versione 5.0 ("Lollipop"), anch’esso infatti supporta un meccanismo per l’accesso automatico basato sulle interazioni tra device e utente nonché sulle abitudini di quest’ultimo.
Gli sviluppatori avrebbero anche pensato ad un sistema di rating da associare a ciascuna applicazione sulla base della sua rilevanza; un’App per l’Home Banking dovrà avere per esempio un "trust score" superiore rispetto ad un videogame, motivo per il quale ci si potrà autenticare ad essa senza password soltanto dopo aver superato un maggior numero di verifiche automatiche.