Il 92,3% della posta elettronica prodotta ogni giorno è SPAM, immondizia, pubblicità non richiesta, tentativi di phishing e truffe varie. Questa la triste realtà di un mezzo di comunicazione che sta conoscendo una forte crisi.
Tra offerte per l’acquisto di medicinali senza ricetta attraverso canali alternativi, richieste di donazioni per enti di varia natura, inviti alla pornografia, finte email di istituti di credito e molto altro, i server sostengono un traffico inutile e spesso dannoso.
Oltre il 15% delle email spazzatura proviene dagli Stati Uniti, seguono la Russia e a sorpresa la Turchia che "batte" la Cina (5,9% della prima contro il 5,5% del paese asiatico). L’Italia si classifica invece ottava con il 3,6%.