Secondo quanto riportato nello studio "How small businesses got through 2020-2021: Budget cuts, product launches, and new investment priorities" della security house Kaspersky, circa la metà delle imprese della Penisola si troverebbe nella condizione di limitare i propri investimenti in Cybersecurity per problemi legati al budget disponibile.
Tale situazione sarebbe dovuta in buona parte alla crisi economica creatasi in seguito alla pandemia di COVID-19, gli effetti di quest’ultima potrebbero farsi sentire anche nel corso dei prossimi mesi costringendo titolari e responsabili finanziari delle aziende di piccole e medie dimensioni a decurtare le voci di spesa relative alla sicurezza della propria infrastruttura tecnica.
Considerando i risultati complessivi della ricerca effettuata in 22 Paesi diversi, ben il 38% delle imprese avrebbe deciso di operare dei tagli di budget per garantirsi la sopravvivenza, contestualmente oltre la metà del campione (il 52%) avrebbe maturato la convinzione che le attuali difficoltà finanziarie siano destinate a diventare permanenti.
Il 47% degli imprenditori contattati per il sondaggio dichiarerebbe di non sapere ancora come trovare i soldi per fronteggiare eventuali minacce informatiche, mentre gli investimenti futuri potrebbero essere consacrati ad altri aspetti del business come per esempio l’advertising e la promozione (44%), la ricerca e la valorizzazione del personale (42%) e l’integrazione di nuove tecnologie (41%).
Circa un terzo degli intervistati non saprebbe indicare un fattore di rischio informatico preciso per la propria attività, mentre per il 31% esso potrebbe essere rilevato nell’utilizzo di più dispositivi per i processi di business. Nel 29% dei casi a preoccupare gli imprenditori sarebbe il fatto che i dati aziendali vengono veicolati tramite i device personali dei collaboratori.