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OpenAI metterà la pubblicità su ChatGPT?

OpenAI, cioè l’azienda che sta dietro a ChatGPT, sta esplorando la possibilità di introdurre annunci pubblicitari nella sua suite di prodotti AI come parte di una strategia per diversificare le fonti di guadagno. Questa novità arriva nel contesto della transizione dell’azienda da no profit a realtà a scopo di lucro.

Le (parziali) conferme di OpenAI

In una recente intervista con il Financial Times, Sarah Friar, CFO di OpenAI, ha affermato che le discussioni sull’advertising sono in corso ma attualmente non vi sarebbero dei piani attivi per implementarle. Ha sottolineato inoltre l’importanza di riflettere su quando e dove le pubblicità potrebbero essere utilizzate.

Il gruppo ha già iniziato a reclutare specialisti della pubblicità provenienti da grandi aziende tecnologiche come Meta e Google, l’intento di percorrere questa strada potrebbe essere quindi molto serio. Kevin Weil, CPO di OpenAI, ha per esempio una vasta esperienza in modelli supportati dalla pubblicità grazie alla sua carriera presso Instagram.

Inoltre, il reclutamento di Shivakumar Venkataraman, ex responsabile della pubblicità nei motori di ricerca di Google, come vicepresidente dovrebbe rafforzare ulteriormente le potenzialità di OpenAI in questo settore.

Le perplessità dei vertici

Nonostante i potenziali benefici di un modello pubblicitario vi sarebbero delle preoccupazioni tra i dirigenti di OpenAI riguardo alle implicazioni di un modello di monetizzazione basato (anche) sull’advertising. Prima contrario, il CEO Sam Altman sembrerebbe ora maggiormente disposto ad un compromesso ma non mancherebbero dei rischi. Tra questi ultimi vi è per esempio il pericolo che l’attenzione si sposti dall’esperienza dell’utente agli interessi degli inserzionisti.

Ad oggi OpenAI genera circa 4 miliardi di dollari di entrate annuali, principalmente attraverso le sue API e gli abbonamenti a ChatGPT. L’azienda affronta però costi operativi rilevanti che superano i 5 miliardi di dollari all’anno a causa delle spese associate allo sviluppo degli LLM. I dirigenti quindi alla ricerca di nuove strategie di monetizzazione oltre alle offerte esistenti.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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