In un annuncio per molti versi sorprendente su X, il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha confermato l’acquisizione del nome a dominio “Chat.com“.
Visitando il sito, gli utenti vengono ora reindirizzati direttamente a ChatGPT, la nota piattaforma di intelligenza artificiale sviluppata dalla compagnia stessa. Si stima che l’offerta economica per l’acquisizione abbia superato i 15.5 milioni di dollari. Cifra pagata in precedenza dal co-fondatore e CTO di HubSpot, Dharmesh Shah.
Un dominio (molto) costoso
Shah aveva acquistato inizialmente Chat.com per 15.5 milioni di dollari, rendendolo una delle transazioni più costose nella storia di Internet per un singolo dominio. In un post, l’imprenditore aveva spiegato la decisione di acquistarlo affermando che, a suo parere, l’interfaccia utente basata sulle chat sarebbe stata la prossima grande innovazione nel settore IT. Questo perché, grazie alla AI. comunicare con computer e software attraverso un linguaggio naturale risulta molto più intuitivo.
Nonostante l’entusiasmo iniziale, Shah ha venduto il dominio pochi mesi dopo ai creatori del modello GPT. Secondo alcune indiscrezioni, OpenAI avrebbe pagato Shah non solo in denaro ma anche con una quota di azioni, sottolineando l’importanza dell’acquisizione anche a livello finanziario.
Le ragioni dell’acquisizione da parte di OpenAI
Il dominio acquisito ha il vantaggio di essere facile da ricordare ed è direttamente associato alla comunicazione. L’intenzione è quindi quella di rafforzare la presenza di OpenAI nel campo dell’intelligenza artificiale conversazionale. Questa operazione potrebbe accelerare l’adozione di ChatGPT. Rendendo l’accesso al servizio ancora più immediato per gli utenti.
Secondo i dati storici del dominio, Chat.com è stato registrato per la prima volta nel settembre 1996. Nel corso degli anni, ha poi cambiato proprietà diverse volte ma l’acquisto da parte di Shah nel 2023, e la successiva vendita a OpenAI, rappresentano le transazioni più ingenti in termini economici.