La vicenda, emersa solo di recente, risalirebbe all’inizio dello scorso anno, quando i sistemi di messaggistica utilizzati internamente ad OpenAI sarebbero stati violati determinando la fuoriuscita di informazioni riservate sulle iniziative dalla compagnia. Stando a quanto riportato dal New York Times, allora Sam Altman e soci non avrebbero reso noto l’incidente.
L’attacco sarebbe stato indirizzato verso un forum utilizzato dai collaboratori del gruppo, piattaforma con la quale questi ultimi si confrontavano sullo stato di avanzamento dei progetti in corso. Non sarebbero stati coinvolti invece i sistemi con i quali vengono implementate le tecnologie di Intelligenza Artificiale e gli LLM (Large Language Model) di OpenAI.
A Hacker Stole OpenAI Secrets https://t.co/5fhQoGR1B2
— Slashdot (@slashdot) July 4, 2024
Quanto accaduto avrebbe portato ad alcuni conflitti tra dipendenti e vertici aziendali accusati di scarsa attenzione riguardo alla sicurezza dell’infrastruttura tecnica. Tra le principali preoccupazioni vi sarebbe stata quella di un Data Breach che avrebbero potuto portare qualche governo straniero ad acquisire informazioni preziose sul modelli generativi sviluppati.
A questo proposito sarebbe possibile citare il caso di Leopold Aschenbrenner, un tempo ricercatore in forza al Superalignment team di OpenAI e oggi imprenditore nel settore dell’AI, che sarebbe stato licenziato dalla campagnia proprio per essersi lamentato pubblicamente delle policy di sicurezza adottate e della loro limitata efficacia.
è poi utile ricordare che a novembre dello scorso anno Altman venne momentaneamente privato della sua carica di amministratore delegato a seguito della presa di posizione di alcuni ricercatori, tra cui l’Chief Scientist Ilya Sutskever, che accusavano il fondatore dell’azienda di sottovalutare i rischi connessi ad uno sviluppo incoltrollato delle AI.