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OCSE: la scuola digitale italiana è in ritardo

L’OCSE (Organisation for Economic Co-operation and Development) ha recentemente condotto un’indagine dedicata al livello di digitalizzazione delle scuole italiane; i risultati sarebbero almeno per ora negativi e in grado di evidenziare un pesante ritardo.

Per avere un’idea dello stato delle cose, si pensi che secondo lo studio effettuato dall’OCSE sul "Piano nazionale italiano per la Scuola Digitale", se dovesse essere mantenuta l’attuale tendenza dovrebbero passare ancora 15 anni prima di raggiungere un livello ottimale.

Ad oggi poco più del 30% delle scuole italiane sarebbero dotate di un’infrastruttura digitale soddisfacente, mentre la media dei paesi OCSE si attesterebbe oltre il 48%; solo un forte impegno del Ministero per l’Istruzione potrà consentire l’applicazione di correttivi in tempi brevi.

La digitalizzazione degli istituti scolastici è un’esigenza irrinunciabile, non soltanto per una reale questione di risparmio dei costi, ma anche perché alla lunga gli attuali ritardi renderebbero l’offerta formativa italiana nettamente meno competitiva rispetto a quella estera.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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