Secondo le ultime dichiarazioni formulate da Edward Snowden, l’ex agente segreto della CIA le cui confessioni hanno determinato l’esplosione della scandalo Datagate, l’NSA starebbe studiando la realizzazione di un elaboratore rivoluzionario per la decriptazione delle comunicazioni riservate.
L’obiettivo sarebbe in pratica quello di dotare la National Security Agency di un computer quantisco pensato appositamente per svolgere due compiti: decifrare qualsiasi messaggio indipendentemente dalla codifica utilizzata e proteggere le comunicazioni in uscita.
Tale dispositivo sarebbe per ora ben lontano dall’essere completato, da tempo infatti i colossi dell’high tech e gli istituti di ricerca starebbero studiando soluzioni basate sulla principi della meccanica quantistica per ottenere livelli di elaborazione dei dati fino ad ora mai raggiunti.
La NSA ha però dalla sua parte finanziamenti praticamente senza fondo derivanti dagli stanziamenti per la sicurezza nazionale approvati dalle autorità USA; si pensi che il solo programma PHT (Penetrating Hard Targets) per lo spionaggio avanzato è stato realizzato con un investimento pari a quasi 80 milioni di dollari.