IIC (Istituto Italiano di Cybersicurezza) è una fondazione la cui istituzione è stata prevista nella bozza della Legge di Bilancio per il 2021, il suo scopo sarà quello di accrescere il tasso di digitalizzazione della Penisola e favorire l’innovazione con particolare attenzione per le soluzioni dedicate alla protezione dei dati, delle infrastrutture tecniche e dei sistemi telematici.
Uno degli obbiettivi dell’organizzazione sarà poi quello di porre le basi per la cosiddetta indipendenza tecnologica del Paese, un tema particolarmente sentito anche in sede europea dove da tempo si ricercano soluzioni che consentano agli stati membri di contrastare la supremazia tecnologica delle aziende statunitensi e asiatiche.
La fondazione dovrebbe disporre di una dotazione economica pari a circa 10 milioni di euro, ad essa spetterà la definizione di quel Perimetro nazionale di sicurezza cibernetica che potrà avere efficacia soltanto grazie a policy precise in grado di stabilire come debbano essere tutelate le infrastrutture critiche indispensabili per la sicurezza nazionale.
L’Istituto Italiano di cybersecurity dovrà sviluppare e supportare l’innovazione e la sicurezza di reti, sistemi e applicazioni informatiche
Come specificato nel DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 ottobre 2020, l’IIC dovrà pianificare, elaborare, sviluppare, promuovere e supportare iniziative e progetti di innovazione tecnologica e programmi di ricerca che riguardano la sicurezza delle reti, dei sistemi e delle applicazioni informatiche coerentemente con quanto stabilito dalla strategia nazionale di sicurezza cibernetica.
L’attività dei suoi componenti, a cominciare dal commissario unico nominato con decreto dalla Presidenza del Consiglio, verrà espletata soprattutto a supporto delle istituzioni nazionali maggiormente interessate dai temi della sicurezza informatica, anche diffondendo una maggiore consapevolezza sui rischi derivanti dal marcato rispetto degli standard internazionali sulla Cybersecurity.