L’acquisizione del social network professionale LinkedIn è stata la più costosa mai affrontata dalla Casa di Redmond, ben 26.2 miliardi di dollari. Un investimento così ingente dovrà essere giustifcato almeno nel lungo periodo in termini di entrate, non stupisce quindi che tra le nuove clausole imposte ai dirigenti di Microsoft ve ne sia una dedicata al buon andamento della società controllata.
Nello specifico, la retribuzione del CEO Satya Nadella e di altri 4 top manager del gruppo verrà calcolata tenendo conto anche dei risultati ottenuti dal social network. Oltre a quello dell’amministratore delegato, prevedrebbero la medesima condizione anche i contratti della CFO Amy Hood, dei vice presidenti esecutivi Jean-Philippe Courtois e Peggy Johnson e del CFO Brad Smith.
Tra i dirigenti citati e il gruppo erano già in essere degli accordi economici, motivo per il quale le clausole citate dovrebbero avere valore soltanto a partire dal 2020. L’anticipazione è probabilmente dovuta al fatto che Microsoft ha intenzione di stimolare quanto più possibile le iniziative mirate a rendere ulteriormente monetizzabile l’attività di LinkedIn.
Tali cambiamenti non andrebbero letti però in un’ottica punitiva, questo perché i risultati ottenuti dal social network dopo l’ingresso nella famiglia di Redmond sono da considerarsi lusinghieri. La piattaforma è stata acquisita nel corso del 2016 e quest’anno il suo fatturato sarebbe più che raddoppiato producendo entrate per circa 5.3 miliardi di dollari.
LinkedIn è una realtà in crescita costante, con 575 milioni di iscritti, e la sua ultima trimestrale ha registrato una crescita delle sessioni pari a oltre il 40%. Ad oggi però i ricavi generati ammonterebbero a non più del 5% del fatturato di Microsoft e probabilmente gli investitori di quest’ultima premono per il futuro incremento dei guadagni.