Quando Mark Zuckerberg decise di cambiare il nome di Facebook in Meta scommise in pratica sul fatto che la vera rivoluzione del prossimo futuro sarebbe stato il metaverso, un universo virtuale popolato da avatar nel quale muoversi, socializzare, lavorare, acquistare e commerciare con l’ausilio di visori per la Realtà Virtuale e la Realtà aumentata.
Ma ora, a distanza di mesi da quello che fu il nuovo battesimo di Menlo Park, quali sono i numeri del metaverso di Meta? Secondo le previsioni iniziali dell’azienda californiana gli utenti attivi su base mensile di Horizon Worlds sarebbero dovuti essere almeno mezzo milione entro il 2022, tale stima sarebbe stata però abbassata a 280 mila unità.
Il conteggio dei visitatori sarebbe poi ancora meno entusiasmante con appena 200 mila utenti. Un risultato così risicato sarebbe dovuto anche al fatto che quasi il 10% di coloro che visitano per la prima volta Horizon Worlds non farebbero ritorno nel mese successivo, segno che probabilmente mancherebbero oggi i motivi per una frequentazione assidua.
Ad oggi Horizon Worlds dovrebbe essere composto da circa 10 mila mondi digitali, di questi tantissimi sarebbero praticamente vuoti perché non visitati da nessuno per mesi mentre nel 9% dei casi non si andrebbe oltre ad una popolazione di 50 persone che non giustificherebbero l’investimento per l’implementazione di sistemi così complessi.
Quale potrebbe essere la soluzione a questo stato di cose? Di sicuro non il recente lancio del nuovo visore Meta Quest Pro, dispositivo che verrà commercializzato a partire dal 25 ottobre 2022, il cui costo pari a ben 1799.99 euro è apparso da subito eccessivo nonostante i miglioramenti apportati dagli sviluppatori rispetto alle versioni precedenti.