Solo alcuni mesi fa, poco prima del successo di ChatGPT e quando sembrava che tutti dovessimo comprare e vendere NFT per non passare da boomer, la parola sulla bocca di tutti era Metaverso. Merito di Mark Zuckerberg che l’aveva lanciata durante il nuovo battesimo della sua società facendo credere al mondo che le esperienze immersive non fossero il futuro ma il presente.
Poi l’emergenza pandemica è passata e i consumatori si sono dimostrati molto meno disposti a vivere esperienze che fossero unicamente digitalizzate. Cambiamenti che sembravano strutturali si sono rivelati passeggeri e tante aziende che avevano scommesso sui visori per la Realtà Virtuale hanno dovuto fare i conti con una realtà fisica molto meno favorevole.
A questo proposito, come vanno le vendite di visori VR e AR? A parere di Ming-Chi Kuo, analista noto per le sue analisi di mercato, non come ci si sarebbero attesi i produttori. Da tempo si attende che anche Apple dica la propria in questo settore con un dispositivo che promette di essere rivoluzione e, probabilmente, anche molto costoso.
Stando ai numeri proposti dall’esperto, Meta Quest Pro, cioè il visore VR del gruppo di Menlo Park, potrebbe essere distribuito al massimo in 300 mila unità non quest’anno, ma durante tutto il suo ciclo di vita. Si badi bene che Ming-Chi Kuo avrebbe parlato in questo caso di spedizioni e non di vendite, quindi non è detto che tutti questi device vengano effettivamente acquistati.
Stesso discorso per quanto riguarda Pico, in pratica il maggior produttore cinese di visori per le esperienze immersive e miste, quest’ultimo infatti avrebbe spedito il 40% di dispositivi in meno rispetto a quanto preventivato. Secondo l’analista, il mercato dei visori sarebbe coinvolto quindi in una "bolla" che potrebbe scoppiare da un momento all’altro.