Meta, società fondata e guidata da Mark Zuckerberg, avrebbe deciso di cedere la proprietà di Giphy a Shutterstock. Il primo è uno dei più grandi database di GIF animate disponibili in Rete, la seconda è una piattaforma basata sulle immagini che mette a disposizione contenuti "in stock" pronti per essere utilizzate su siti Web, e-mail e social network.
Shutterstock dovrebbe prendere il controllo di Giphy a fronte di un’offerta economica pari a 53 milioni di dollari. Fin qui tutto bene se non fosse che a suo tempo, parliamo del maggio del 2020, Meta pagò ben 400 milioni di dollari per ottenere il medesimo risultato. Al netto del nuovo incasso la peridita sarebbe stata quindi di quasi 350 milioni.
Menlo Park, che quando acquisì Giphy si chiamava ancora Facebook Inc., è stata in pratica costretta a venderlo in quanto la CMA (Competition and Markets Authority) britannica non ha fornito il suo nullaosta all’operazione, sostenendo che Meta ne avrebbe tratto un vantaggio tale da minare la concorrenza nel settore dei social media.
L’ordine di vendere Giphy arrivò nel corso del 2021, Meta decise ovviamente di presentare ricorso e l’appello portò ad una nuova valutazione del CMA. Quest’ultima però non fu differente dalla prima in quanto l’Authority sottolineò ancora una volta che i competitor sarebbero stati danneggiati se Menlo Park avesse limitato l’accesso alle GIF disponibili.
Da parte loro i responsabili di Shutterstock avrebbero confermato la nuova acquisizione, sostenendo però che secondo le loro previsioni essa non dovrebbe portare ad un incremento delle entrate nel breve periodo. A partire dal 2024 verranno però effettuati degli investimenti che potrebbero rendere più remunerativo l’investimento effettuato.