La Commissione Europea ha sanzionato Meta per un totale di 797.72 milioni di euro. Questo in seguito all’accusa di aver violato le norme antitrust dell’UE. Le violazioni riguarderebbero il legame tra il servizio di annunci classificati del gruppo, Facebook Marketplace, e Facebook, nonché l’imposizione di condizioni commerciali scorrette su altri fornitori di servizi di annunci classificati.
Le Infrazioni di Meta
Secondo la Commissione Meta deterrebbe una posizione dominante nel mercato dei social nell’area economica europea e nei mercati nazionali della pubblicità display sui social media. Avrebbe così riscontrato che l’azienda ha abusato di questa supremazia attraverso due pratiche:
- Tying di Facebook Marketplace a Facebook: tutti gli utenti di Facebook hanno accesso automatico a Marketplace e sarebbero esposti al servizio indipendentemente dal loro interesse. Ciò conferirebbe al marketplace un vantaggio, ostacolando la concorrenza e rendendo difficile per i concorrenti avere la stessa visibilità.
- Condizioni commerciali ingiuste: Meta avrebbe imposto condizioni sfavorevoli ai fornitori di servizi di annunci classificati che pubblicizzano sulle sue piattaforme, in particolare su Facebook e Instagram. Questo permetterebbe alla compagnia di utilizzare dati pubblicitari generati da altri inserzionisti a beneficio esclusivo di Facebook Marketplace.
Come è stata calcolata la sanzione
Le indagini a riguardo avevano avuto inizio nel giugno 2021. L’entità della multa è stata determinata seguendo le linee guida del 2006 della Commissione. Essa ha considerato la durata e la gravità delle infrazioni, il fatturato di Marketplace e il fatturato totale di Meta per assicurare un deterrente adeguato a una società delle sue dimensioni.
Oltre alla sanzione, la Commissione ha ordinato a Meta di cessare immediatamente le pratiche in violazione delle normative UE. Le è stato richiesto inoltre di astenersi dal ripetere tali comportamenti o adottare pratiche simili in futuro. Le multe imposte dalle autorità antitrust europee vengono accreditate al bilancio generale dell’UE, riducendo il contributo degli Stati membri e alleggerendo il carico fiscale per i contribuenti.