La Lego, società danese leader nel mercato delle costruzioni per bambini, starebbe valutando la possibilità di adattare il proprio business ai nuovi modelli digitali, non solo attraverso videogames e app ma anche attraverso lo sfruttamento delle nuove possibilità offerte dal mercato delle stampanti 3D.
A confermarlo è John Goodwin, chief financial officer di Lego, che ha affermato di ritenere molto interessante lo sviluppo della stampa 3D: "stiamo guardando attentamente e stiamo monitorando questo fenomeno, cercando di capire le potenziali opportunità".
Ma non solo. Mads Nipper, chief marketing officer di Lego, è andato oltre ammettendo di aver preso in seria considerazione l’ipotesi: "potrebbe essere un’opportunità la possibilità che ognuno stampi i propri mattoncini".
Se così fosse la Lego potrebbe presto intraprendere una strada storica evolvendo il proprio business in modi sino a qualche anno fa imprevedibili: nel giro di pochi anni, infatti, la Lego potrebbe abbandonare ogni processo produttivo (o ridurlo drasticamente) diventando semplicemente un centro creativo e di progettazione di modelli tridimensionali da rivendere al pubblico che poi provvederà, in casa ed in completa autonomia, alla realizzazione dei pezzi.