I blogger di TechCrunch avrebbero scoperto che alcuni messaggi inviati da Mark Zuckerberg ad altri dirigenti del Sito in Blue sarebbero stati cancellati dalle caselle Messenger dei destinatari. Una vicenda alquanto curiosa considerando che la stessa procedura non è invece consentita a tutti gli altri utilizzatori dell’applicazione.
Rispondendo a TechCrunch Facebook non avrebbe negato l’accaduto, motivando la rimozione di tali contenuti per questioni inerenti la sicurezza della compagnia californiana. Una spiegazione plausibile che, sempre stando alle rivelazione dei portavoce di Menlo Park, troverebbe ragione in un incidente che nel 2014 aveva coinvolto la Sony Pictures.
Quest’ultima infatti era stata colpita da un attacco che aveva portato alla violazione di alcune email, Facebook era quindi intervenuta sulla propria piattaforma per tutelare le comunicazioni dei dirigenti. Tra le iniziative portate avanti vi sarebbe stata anche una limitazione nei tempi di conservazione dei messaggi scambiati.
Il tutto sarebbe avvenuto rispettando le normative vigenti e tenendo conto degli obblighi legali inerenti la conservazione dei messaggi in formato digitale. Rimarrebbe comunque il fatto che, almeno nel caso delle comunicazioni inviate da Mark Zuckerberg, le cancellazioni sarebbero avvenute senza informare di ciò i destinatari coinvolti.
La rimozione sarebbe stata totale, tanto che le tracce dei contenuti eliminati sarebbero sparite anche dallo storico delle attività che Facebook consente a qualsiasi utente di scaricare tramite il proprio sito. Probabilmente non parliamo di comportamenti sanzionabili a livello legale, ma in pieno scandalo Cambridge Analytica qualsiasi scelta di Menlo Park riguardante la privacy viene analizzata al microscopio.