Il progetto Lego Mindstorms venne lanciato nel corso del 1998 dalla famosa casa dei "mattoncini" intenzionata a dedicare una serie agli appassionati di codice e robotica. Grazie ad esso, grandi e piccini di tutto il mondo hanno potuto creare i propri robot "mattone dopo mattone" e programmarne alcuni comportamenti e controlli.
L’iniziativa ebbe grande successo, tanto che il gruppo danese lanciò anche delle applicazioni per smartphone e tablet, basate sul linguaggio di programmazione Scratch, con cui è possibile interagire direttamente con i robot assemblati, dei modelli così avanzati da supportare alcuni movimenti complessi come per esempio passi di danza e performance sportive.
Ora Lego Mindstorms verrà pensionato, per il momento non si conoscerebbero le motivazioni di tale scelta ma la notizia sarebbe stata già ufficializzata, tanto che coloro che lavoravano nella divisione dedicata al progetto sarebbero stati destinati a svolgere altri compiti. Le applicazioni mobile create rimarranno invece attive fino al 2024.
Le anticipazioni sulla chiusura non arriverebbero comunque inattese, questo perché già qualche tempo fa l’azienda creata nel 1932 da Ole Kirk Christiansen decise di ritirare dal mercato la soluzione chiamata Mindstorms EV3 in favore di Education Spike, un kit completo per l’assemblaggio e la programmazione destinato a sostituire il precedente Mindstorms Robot Inventor.
Durante la sua lunga vita Lego Mindstorms ha contribuito ad appassionare tantissimi bambini alla tecnologia e al coding, anche grazie ad innovazioni continue come per esempio la possibilità di programmare i singoli mattoncini, la disponibilità di sensori con cui rendere i robot più "intelligenti" e l’implementazione di software Open Source come Mindstorm Nxt.