Gli hacktivisti della crew denominata AntiSec avrebbero recentemente lanciato un attacco contro i computer dell’FBI, la polizia federale degli Stati Uniti d’America; i risultati dell’incursione sarebbero però andati molto oltre le più rosee aspettative dei crackers.
Questi ultimi sarebbero infatti riusciti a mettere le mani su una lista di circa un milione di UDID (Unique Device Identifier) corrispondenti ad altrettanti device prodotti dalla Casa di Cupertino (in particolare smartphone) che verrebbero spiati dalle forze dell’ordine degli USA.
L’offensiva, portata avanti tramite un bug presente in Java, avrebbe consentito ai ragazzi di AntiSec di accedere al computer portatile di un supervisore dell’FBI, l’agente Christophe Stangl; all’interno della sua memoria sarebbe stato rilevato un file contenente informazioni riguardanti ben 12 milioni (diconsi dodici milioni!) di dispositivi mobili iOS based.
E’ chiaro che, considerando il traffico in entrata e in uscita, controllare un numero tale di device significherebbe in pratica monitorare le comunicazioni e gli spostamenti di buona parte della cittadinanza americana; l’idea è che un "Big Brother" di tali dimensioni sia stato messo in piedi per contrastare le iniziative del movimento Occupy Wall Street.