Altroconsumo ha condotto un’indagine finalizzata a conoscere il rapporto tra i nostri connazionali e l’Intelligenza Artificiale, dai dati raccolti emergerebbe un ritratto in cui gli Italiani avrebbero pochissime competenze riguardo all’argomento (e in diversi casi non ne avrebbero mani sentito parlare) ma nello stesso tempo ne temerebbero le implicazioni.
Per capire meglio il panorama attuale (abbastanza desolante) soltanto l’11% degli intervistati avrebbe affermato di possedere delle conoscenze in merito, mentre ben il 17% si sarebbe dichiarato del tutto disinformato. A mancare sarebbe soprattutto la consapevolezza del fatto che durante la nostra vita interagiamo con l’AI molto più spesso di quanto crediamo.
A tal proposito basterebbe citare il fatto che il 73% del campione contattato per il sondaggio (quasi 1.800 persone) avrebbe visualizzato dei contenuti suggeriti dalle piattaforme di social networking, il 71% da motori per la ricerca di immagini (quasi sempre Google) e il 70% da assistenti virtuali intelligenti come Siri o Google Assistant.
La maggior parte delle preoccupazioni espresse riguardo all’impatto dell’AI sulla quotidianità riguarderebbe la tutela della privacy, quasi la metà degli intervistati avrebbe definito l’attuale legislazione del tutto inadeguata ma sarebbero molti di più (il 58%) coloro che vorrebbero maggiore chiarezza nell’attribuzione delle responsabilità in caso di incidenti e altre problematiche.
Diffuso il timore di un’AI che non sia esente da discriminazioni (45%) così come quello che le tecnologie basate su di essa possano essere utilizzate per attività di manipolazione dell’opinione pubblica (57%). Nel 72% dei casi sarebbe stata espressa l’esigenza di poter contare su un sistema che consenta di rifiutare decisioni automatiche prodotte tramite AI.