Attualmente il nostro Paese sarebbe il primo in Europa per numero di Cyberattacchi, a rivelarlo è stato uno studio intitolato "Stepping ahead of risk" degli esperti di Trend Micro Research secondo cui l’Italia sarebbe addirittura il terzo Paese al mondo in questa classifica. Peggio di noi farebbero soltanto gli Stati Uniti e il Giappone.
All the data you need to learn about how the threat landscape moved and evolved in the first half of 2023 is available at a glance.
Watch this video ?? and check out Trend Micro's 2023 Midyear Cybersecurity Threat Report here ?? https://t.co/RgMXoGW9ur pic.twitter.com/pREpUntw6T
— Trend Micro Research (@TrendMicroRSRCH) September 8, 2023
Nel complesso gli attacchi a danno della Penisola rilevati durante la rilevazione sarebbero stati ben 174.608.112, tale cifra corrisponde nello specifico al numero di malware identificati. Nella maggior parte dei casi tali episodi malevoli sarebbero ricollegati alla posta elettronica, seguirebbero le visite a siti Web e l’uso di applicazioni.
Per quanto riguarda queste ultime si tratterebbe in particolare di App per l’home banking realizzate per la sottrazione di dati sensibili e conseguentemente di denaro. Da segnalare anche un utilizzo sempre più diffuso di strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale (come per esempio FraudGPT e WormGPT) che starebbero facilitando la vita degli attaccanti.
I ransomware continuerebbero poi ad essere una minaccia molto presente, nel caso dell’Italia le vittime di richieste di riscatto (generalmente in criptovalute) sarebbero in particolare le PMI. Queste ultime rappresenterebbero l”80% delle realtà colpite da un fenomeno che nella Penisola avrebbe registrato un incremento di circa 35 punti percentuali.
Ad oggi il comparto maggiormente colpito dai Cybercriminali sarebbe quello dei servizi con ben il 54% sul totale degli episodi individuati, seguirebbe a grande distanza il settore manifatturiero con 11 punti mentre al terzo posto vi sarebbe la Sanità con 9. In oltre il 90% dei casi le aziende coinvolte registrerebbero un fatturato al di sotto dei 250 milioni di euro.