Anche il Garante per la Privacy se n’è accorto, quindi la situazione deve essere particolarmente grave. Durante la relazione annuale del suo ufficio di garanzia Francesco Pizzetti ha infatti parlato di una vera e propria emergenza nazionale e di un pericolo serio per le banche dati.
Il Garante ha sottolineato come in Italia vi sia un utilizzo spropositato e in molti casi indebito di sistemi di videosorveglianza, videofonini e altri strumenti per la raccolta di dati anche sensibili che vengono poi archiviati in database spesso accessibili a persone non autorizzate.
Pizzetti ha poi sottolineato, giustamente, come il problema non sia esclusivamente tecnico. La disponibilità di informazioni di qualunque tipo su chiunque costituisce una limitazione della libertà personale e un grave problema per la democrazia stessa.