In un’epoca in cui i contenuti generati dall’intelligenza artificiale stanno diventando sempre più comuni, l’Authors Guild ha lanciato l’iniziativa Human Authored per garantire l’autenticità nella letteratura. Il programma consente agli autori di certificare che le loro opere sono state scritte interamente da esseri umani. Con l’eccezione di utilizzi minimi di strumenti di AI per il controllo ortografico o la ricerca.
Cosa è il certificato Human Authored
Attraverso un portale online gli autori possono registrare i dettagli del loro libro e ottenere un marchio di certificazione unico. Quest’ultimo può essere poi apposto su copertine, dorsi o materiali promozionali. Il marchio, chiamato appunto Human Authored, sarà registrato presso l’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti. Creando una catena di fiducia verificabile tra autore e lettore.
Mary Rasenberger, CEO dell’Authors Guild, ha dichiarato che l’iniziativa Human Authored non riguarda il rifiuto della tecnologia ma la trasparenza. Riconosce infatti il desiderio dei lettori di una connessione con gli autori. Si vogliono così celebrare gli elementi unicamente umani della narrazione.
Come anticipato, gli autori delle opere possono qualificarsi anche se utilizzano l’AI come strumento per il controllo ortografico o la ricerca, purché l’espressione letteraria stessa provenga dall’intelletto umano.
Chi può conseguire la certificazione
La certificazione è attualmente disponibile solo per i membri dell’Authors Guild e per libri scritti da un singolo autore. Vi sono però dei piani di espansione per includere le opere create da più autori e i lavori dei non membri. Per ottenere la certificazione, gli autori devono accedere al sito Web ufficiale di Human Authored, inserire i dettagli del loro libro e firmare un accordo di licenza che consente l’uso del marchio di certificazione.
L’intenzione è quella di garantire una maggiore trasparenza nel mercato editoriale e permettere ai lettori di sapere se un testo è stato scritto da un essere umano o generato dall’IA. Gli autori hanno così a disposizione un nuovo modo per distinguere il loro lavoro dai contenuti creati con l’AI e celebrare la creatività umana.