Mountain View ha reso noto che la data entro la quale verranno introdotte delle limitazioni per quanto riguarda lo spazio di archiviazione su Cloud di Google Workspace è stata rimandata, la nuova scadenza è stata fissata per il 1 febbraio 2022 spostando di ben 8 mesi la deadline inizialmente stabilita per il 1 giugno dell’anno corrente.
E’ importante sottolineare che questa decisione sarà valida soltanto per alcuni servizi di Big G, quelli più orientati al business come per esempio Google Documenti, mentre per quanto riguarda Google Foto la scadenza di riferimento continua ad essere quella precedente. Immagini e video eventualmente caricati da allora in poi incideranno quindi sulla disponibilità di storage.
Le policy per il futuro di Google Workspace rimangono comunque invariate, dopo il 1 febbraio del prossimo anno i documenti di testo, i fogli di lavoro, i moduli, le presentazioni e i disegni salvati in Cloud diminuiranno la quota di spazio gratuito a disposizione. Una volta esaurito quest’ultimo si potrà effettuare una sottoscrizione su Google One per avere maggiore capacità di archiviazione.
Come sottolineato nelle scorse ore dai portavoce del gruppo capitanato da Sundar Pichai, l’esigenza di limitare lo spazio reso disponibile tramite la formula gratuita di Google Workspace deriva dal fatto che il peso dei contenuti archiviati aumenta costantemente, ad oggi infatti verrebbero caricati quotidianamente circa 4.3 milioni di GB di nuovi dati.
E’ importante tenere presente che i file archiviati prima dell’1 febbraio 2022 non parteciperanno al calcolo della quota occupata, questo però sarà vero soltanto per i file che non verranno modificati dopo quella data. Le nuove regole e le nuove scadenze riguarderanno anche coloro che dispongono di un abbonamento attivato su Gsuite.