L’Autorità francese per la concorrenza avrebbe comminato una sanzione pari a ben 500 milioni di euro a Google, un’iniziativa che stando alle notizie attualmente disponibili sarebbe stata presa tenendo conto del modo in cui l’azienda californiana avrebbe gestito i rapporti con gli editori e i creatori dei contenuti online diffusi dal network del gruppo.
Il danno economico per Mountain View potrebbe rivelarsi però ancora più ingente, questo perché a Sundar Pichai e soci sarebbero stati dati 2 mesi di tempo per rivedere le politiche riguardanti le remunerazioni da destinare agli editori. In mancanza di un adeguamento il rischio potrebbe essere quello di pagare 900 mila euro per ogni giorno di ritardo.
Data l’entità della multa, Big G avrebbe naturalmente risposto all’Autorité de la Concurrence cercando di percorrere la strada della mediazione e, a tal proposito, i suoi portavoce avrebbero sottolineato l’esigenza di ricercare un accordo che sia accettato da tutti, regolatori transalpini compresi, sulle spettanze da corrispondere agli editori.
Sempre in riferimento alla sanzione ricevuta, Google avrebbe voluto ricordare che quest’ultima sarebbe stata decisa ignorando completamente tutto il lavoro fatto dalla compagnia per trovare un accordo con gli editori. Da parte sua infatti, l’Autorité de la Concurrence avrebbe parlato di alcune ingiunzioni, emesse lo scorso aprile, a cui l’azienda non avrebbe ottemperato.
La multa sarebbe poi arrivata proprio nel momento in cui Mountain View sembrerebbe in procinto di raggiungere un accordo a livello mondiale con l’AFP (Agence France Presse), la più nota agenzia di stampa francese, incentrato proprio sul trattamento economico da riconoscere agli editori. Quest’ultima potrebbe diventare la base per l’offerta di remunerazione che il gruppo dovrebbe presentare nelle prossime settimane.