Google ha deciso di filtrare in modo più severo le applicazioni presenti nel Play Store. L’idea è quella di limitare il numero dei titoli che visualizzano un numero eccessivo di annunci, contengono malware o sono semplicemente dei cloni di App già esistenti. Per questa ragione il gruppo starebbe implementando un protocollo di controllo più rigoroso di quello attuale.
?? More info is now available for existing #developers to comply with the updated Play Console requirements policy.
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— Google Play business community (@GooglePlayBiz) November 9, 2023
Il marketplace di Big G vanta un catalogo composta da miliardi di App, tra queste ultime vi sono però diverse soluzioni di scarsa qualità se non addirittura dannose per gli smartphone degli utenti e per i loro dati. In futuro i controlli saranno sempre più basati sulle revisioni manuali limitando quando possibile il ricorso alle automatizzazioni.
Stando a quanto pianificato dai responsabili del servizio, prima di essere pubblicata ogni applicazione dovrà affrontare un periodo di valutazione della durata di almeno due settimane e gli utenti coinvolti nei test dovranno essere almeno una ventina. Gli sviluppatori potranno così identificare e correggere eventuali problemi e migliorare la user experience dei titoli testati.
Per quanto riguarda il 2024, entro il prossimo anno Play Store introdurrà delle etichette con cui identificare in modo più facile le App ufficiali di enti governativi e istituzioni pubbliche. Saranno inoltre premiate le App sviluppate a livello locale con l’obbiettivo di far emergere anche le piccole software house intenzionate a valorizzare le risorse del proprio territorio.
Chiaramente un sistema di controllo che prevede un maggior controllo umano sulle App non potrà fare altro che tradursi in un allungamento dei tempi necessari per la pubblicazione. Mountain View potrebbe inoltre presentare un Play Store meno ricco di titoli ma probabilmente più affidabile dal punto di vista della qualità e della sicurezza.